
A spasso nella storia, con la possibilità di vedere da vicino l’accampamento dell’esercito napoleonico, ricreato sotto i portici del Broletto. E anche interagire con soldati e vivandiere. Lodi, domenica, torna al tempo di Napoleone, grazie a una cinquantina di rievocatori storici - in arrivo da Trentino, Piemonte e anche dalla Francia - con l’evento promosso dal Comune di Lodi con il Gruppo storico e culturale di Zelo Buon Persico e l’Unione Artigiani. Il sipario si alzerà alle 10 con la sfilata da piazza Castello fino a piazza Broletto, dove sarà allestito l’accampamento fino a sera. L’evento è stato presentato ieri a palazzo Broletto, come «piccola anticipazione della ricorrenza dei 230 anni della Battaglia del Ponte di Lodi che si svolgerà nel maggio 2026 e a cui sta già lavorando un comitato promotore» ha spiegato l’assessore alla cultura, Francesco Milanesi. A restituire il sentore di Francia, sarà anche il mercatino francese previsto in piazza della Vittoria. E novità della rievocazione, ha proseguito l’assessore, «è anche un modo per continuare a far vivere con eventi il mese di novembre e per valorizzare la nostra storia in chiave turistica». A svelare genesi e dettagli dell’evento, l’organizzatore Piercarlo Pizzi, con 30 anni di esperienza alle spalle con il Gruppo storico e culturale di Zelo. «Lo scopo è sempre stato quello di curare e promuovere la cultura e la storia del nostro territorio - ha chiarito Pizzi - : in altri territori ci sono rievocazioni che richiamano migliaia di visitatori con ricadute importanti sul turismo». A Lodi, domenica, «ci sarà un semplice accampamento», ma senza spari o scene di battaglia, «perché il luogo non è idoneo e non lo è neanche il movimento filosofia e l’arte del cammino». Nel mezzo del cammino di Dante, fino a Petrarca e San Francesco, Migliorini ha approfondito sonetti, poesie e insegnamenti che arrivano dal passato. «Ma non mancano le voci di camminatori lodigiani - ha proseguito -, camminando nella fede con don Guglielmo Cazzulani e don Stefano Chiapasco, in montagna con Enzo Pallotti e nell’arte con Pierpaolo Curti, oltre alle testimonianze lasciate dalla scrittrice Ada Negri che ha messo in prosa e poesia, il racconto delle nostre campagne» n Lucia Macchioni storico». Ci sarà la possibilità, ha aggiunto Pizzi, di vedere da vicino come vivevano i soldati e interagire con loro, perché «non sono figuranti in costume, ma rievocatori che studiano e si documentano. A garantire da subito l’appoggio all’iniziativa, l’Unione Artigiani di Lodi e Provincia. «Come associazione di categoria riteniamo centrale questa iniziativa non solo come volano economico per il territorio - ha rimarcato il segretario generale Mauro Sangalli -, ma anche per gli aspetti legati alla valorizzazione della memoria e della cultura della città» (tratto da Il Cittadino di Lodi)


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