Riapertura del termine di utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta spettanti alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale per il primo e secondo trimestre 2023, possibilità di utilizzo ultrannuale della quota di credito d’imposta non fruita scaturente dalla concessione di sconti in fattura per spese sostenute negli anni 2021 e 2022, proroga del termine per l’entrata in vigore delle nuove regole per la soggettività Iva per gli enti associativi; sono alcune delle richieste di ulteriori modifiche di termini normativi che la Confederazione, insieme alle consorelle dell’artigianato, ha posto oggi all’attenzione delle Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) della Camera nell’ambito dell’iter parlamentare di conversione del DL 30 dicembre 2023, n. 215, c.d. “milleproroghe”.
Tra le altre questioni è stata altresì rimarcata l’opportunità di prorogare di un ulteriore anno – fino al 1° gennaio 2025 – l’applicazione delle sanzioni relative alla violazione dell’obbligo di comunicazione che grava sulle imprese che ricevono sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, erogati dalle pubbliche amministrazioni.
Un ulteriore anno di tempo (dal 31 dicembre 2025) è stato richiesto infine anche per l’introduzione dell’obbligo, a carico delle imprese, di stipulare una specifica polizza assicurativa a copertura dei rischi legati ai danni alle immobilizzazioni materiali direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali. al fine di ridurre gli oneri a carico delle imprese. A giudizio della Confederazione, gli attuali termini rischiano infatti di essere eccessivamente onerosi per le imprese, non consentendo al mercato di organizzarsi adeguatamente.
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